Aiuti a rischio, troppi tagli e incertezze

Intervista rilasciata ad agosto da Silvia Stilli, portavoce di AOI, a Marta Serafini per Corriere Buone Notizie

Denuncia di Silvia Stilli, portavoce Aoi: «Manca programmazione» Timori per gli interventi sullo Sviluppo in Africa e il lavoro

«Mi occupo di cooperazione da quasi 25 anni. E questa è la prima volta che accade: siamo arrivati a settembre senza una programmazione di spesa per l Aiuto pubblico allo Sviluppo». Incertezza: sembra essere questa la parola chiave dell estate 2019. Aumento dell Iva, pensioni, stanziamenti. Il problema coinvolge anche la Cooperazione allo Sviluppo, come spiega Silvia Stilli, portavoce dell Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi).

Oltre a denunciare la mancata programmazione, le associazioni di categoria parlano anche di tagli. Di che cifre stiamo parlando?
«A fine luglio ci è stato comunicato dall Aics (l Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) che l impegno di spesa per il bando dei progetti promossi dal privato non profit a livello globale ha subito una drastica riduzione: da 70 milioni di euro del 2018 a 26,4 per tre anni di attività; inoltre la call non sarà pubblicata entro fine anno, verrà spostata a gennaio-febbraio 2020. Rispetto ai 26,4 milioni di euro impegnati sulla carta, nella nota dell Aics, indirizzata ad Aoi, Cini e Link2007, si precisa: “Queste risorse saranno traslate e aggiunte alle risorse che si renderanno disponibili per la programmazione 2020”. Dunque non abbiamo nessun tipo di certezza per il futuro».

Quali tipi di interventi rischiano di venire meno con questa decisione? «La maggior parte dei progetti in corso ha come obiettivo il rafforzamento dell Africa subsahariana. In particolare, si parla di lotta alla desertificazione e di tutela della salute. Una contraddizione in essere se si pensa a tutta la retorica dell ”aiutiamoli a casa loro”, su cui tanto questo governo ha insistito. Ed è un controsenso tanto più perché, tra le cause principali delle migrazioni – e sono dati confermati da tutti gli studi scientifici —, ci sono le epidemie, come Ebola, e i cambiamenti climatici. Inoltre si va ad erodere un principio sancito dal nostro ordinamento che ha fatto della Cooperazione internazionale uno dei pilastri della nostra politica estera».

Questo significa che ai Paesi nord e centroafricani non arriveranno più aiuti dall Italia? « L idea dei precedenti governi era di mettere in atto un piano di aiuti per l Africa. Poi questa idea è stata ripresa da Matteo Salvini, in qualità di ministro dell Interno, per bocca del suo consulente Alessandro Amadori che ha ideato il Fondo Sovrano per l Africa. Ma in buona sostanza non sappiamo quasi nulla di questi stanziamenti: né a quanto ammonteranno i fondi, né chi li gestirà, nonostante la legge preveda che sia il ministero degli Esteri e della Cooperazione ad essere titolare del loro impiego. Laddove siano stanziati dei soldi è compito dell Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo occuparsene ma—ripeto —non abbiamo nessun tipo di informazione e, con la crisi di governo, l incertezza è aumentata».

Ad essere interessate dai tagli sono solo le Ong? «No, a rischio ci sono anche tutti i progetti che coinvolgono privati, università ed enti locali. Inoltre non è solo un problema di fondi. Salteranno anche iniziative di educazione civica e di promozione della cittadinanza…».

Ossia? «Il primo esempio che mi viene in mente è quello dell educazione alla cittadinanza globale: si tratta del bando per iniziative in Italia delle Ong che trattano temi di giustizia sociale, ambiente, diritti e sviluppo sostenibile da realizzare sia con le scuole primarie e secondarie, sia nei luoghi di aggregazione, nei festival sulla sostenibilità, con programmi radiofonici. Era stato annunciato un finanziamento per il 2019 di 7 milioni di euro e anche in questo caso è slittato tutto al 2020».

Il Presidente della Repubblica, nel suo discorso di fine anno e poi di nuovo in occasione della Festa della Repubblica il 2 giugno, ha difeso e sostenuto il valore della sussidiarietà e citato il ruolo determinante del volontariato e del Terzo Settore per la tenuta della democrazia…
«Già, in un periodo di attacchi all operato delle Ong si bloccano strumenti importanti per combattere le fake news e promuovere l integrazione».

Sono in pericolo anche posti di lavoro? «A breve faremo una proiezione per capire che impatto avranno i tagli in Italia. Emergerà sicuramente il problema. Da ricordare anche come questi tagli si tradurranno in meno posti di lavoro per i nostri partner, in Paesi dove già la disoccupazione è altissima e da cui si fugge per sopravvivere».

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