Con grande entusiasmo possiamo annunciare che i lavori per dare una casa al nostro piccolo Santiago sono iniziati. La situazione di questa famiglia stava diventando davvero drammatica: la proprietaria dell’abitazione, quando non riceveva il pagamento dell’affitto, chiudeva il servizio del gas, impedendo alla famiglia di cucinare. Per alcuni mesi Aleimar ha provveduto a saldare l’affitto, ma la mamma Amanda si stava disperando e progettava di costruire una baracca di lamiere e cartoni sul terreno che aveva acquistato come sfollata per non dover più subire simili umiliazioni. Siamo a 3100 metri di altezza e in qualsiasi mese dell’anno la temperatura di notte e al mattino è piuttosto bassa.
Il preventivo per l’intera costruzione della casa era superiore al contributo che Aleimar aveva stanziato in loro aiuto e di conseguenza il progetto era stato rimandato al prossimo anno poichè non era consigliabile effettuare i lavori un poco per volta, il rischio di veder rubare tutto il materiale già installato è alto ed è quindi preferibile, quando si comincia, finire tutto il lavoro in una sola volta.
Nel frattempo i nostri Luis e Myriam si sono attivati per far ottenere ad Amanda il contributo di una Fondazione locale che assegna una quota di casa prefabbricata a madri capo famiglia e sfollate, quindi proprio come la nostra Amanda. L’assegnazione di questo contributo, sommato al sostegno che Aleimar aveva già in programma per la famiglia, ci ha permesso di progettare immediatamente i lavori di adeguamento del terreno e di installazione dei servizi, mentre la cucina e il bagno, saranno completati insieme all’installazione del prefabbricato.
Martedì 16 ottobre il nostro Luis ha trasportato il primo materiale acquistato durante il fine settimana che servirà per recintare il terreno e per proteggere la costruzione (il quartiere purtroppo non è molto sicuro). Come si vede dalla foto, tutti i componenti della famiglia che non erano al lavoro o a scuola si sono dati da fare per aiutare: la nonna di Santiago con il cappellino arancione e le tre sorelle scaricano i pali di legno per la recinzione.
Se vale il detto “chi ben comincia è a metà dell’opera”, direi che possiamo sperare in un grande risultato!
Rosanna Debernardi
Responsabile Colombia