AL VIA NELLE SCUOLE “SOTTOilCOSTO,UN PERCORSO DA CONSUMATTORI”
L’11 MARZO EVENTO DI PRESENTAZIONE
Parte da Roma “We Like, We Share, We Change, Percorsi di Educazione e Informazione al Consumo”, un progetto realizzato da Movimento Consumatori e Cies Onlus persensibilizzare giovani, adulti e aziende sul tema della responsabilità sociale di consumo.
Sarà l’Istituto comprensivo G. B. Valente a ospitare, dal 4 al 15 marzo, la prima tappa di “SOTTOilCOSTO: un Percorso da ConsumAttori”, un percorso teatrale interattivo rivolto ai giovani e che raggiungerà 16 città di 16 regioni italiane entro lafine dell’anno scolastico.
Questa iniziativa nelle scuole rappresenta la prima delle tre attività del progetto e vuole stimolare negli studenti, attraverso un’esperienza immersiva, l’attenzione al consumo responsabile e una maggiore consapevolezza sui processi di produzione/consumo/smaltimento. Il percorso, composto da scenografie e situazioni teatrali è stato progettato come un gioco di ruolo: gli studenti, guidati da 10 attori/animatori, avranno la possibilità di sperimentare la propria condizione di cittadino/consumatore. I ragazzi scopriranno le origini dei prodotti, le condizioni di sfruttamento dei lavoratori e i danni ambientali, che spesso si nascondono SOTTOilCOSTO dei prodotti, allo scopo di sviluppare un atteggiamento critico e responsabile sui propri consumi.
Lunedì 11 marzo alle 11.30 si svolgerà, presso la scuola, un evento pubblico di presentazione del percorso rivolto alla stampa e agli stakeholders. I partecipanti potranno vivere la stessa esperienza dei ragazzi seguendo a ritroso la filiera di produzione di tre prodotti: una passata di pomodoro, uno smartphone e una t-shirt .Il percorso li porteràdalla discarica fino all’origine dei prodotti, passando per il “martellamento” pubblicitario e l’invito al consumo smodato. In questo “viaggio” gli attori/animatori e le situazioni incontrate permetteranno al visitatore di riflettere sui danni ambientali e le problematiche sociali prodotte dalla società dei consumi.
Il visitatore sarà “proiettato” nelle miniere di coltan dove viene sfruttato il lavoro dei minori per ricavare la materia prima delle batterie degli smartphone, vedrà raccogliere pomodori a braccianti sottopagati dai caporali e incontrerà le donne indiane costrette a lavorare 12 ore al giorno per fabbricare le nostre t-shirt.
Alla fine del percorso i visitatori arriveranno in una piazza dove le Associazioni presenteranno tre esempi virtuosi alternativi: l’esperienza di Funkytomato che promuove per i pomodori un modello di filiera differente, la Clean Clothes Campaign una rete di più 250 partner che mira al miglioramento delle condizioni di lavoro e al rafforzamento dei diritti dei lavoratori dell’industria della moda globale e la proposta di FairPhone che produce smartphone promuovendo una catena di fornitura etica in tutta la filiera produttiva.
La seconda attività del progetto partirà dal mese di maggio: il Teatro Forum che toccherà 11 città di 10 regioni sensibilizzerà i consumatori adulti sui “conflitti” generati nella società da uno stile di consumo non consapevole. Nel Teatro Forum si metterà in scena una o più situazioni di conflittualità (ad es. tra diritti dei consumatori e diritti dei lavoratori), e grazie a questa tecnica diteatro sociale si stimolerà la partecipazione attiva del pubblico nella ricerca di soluzioni condivise.
La terza attività sarà realizzata coinvolgendo 100 grandi aziende per approfondire con una ricerca/studio, i risultati prodotti dalla recente introduzione della normativa sulla dichiarazione non finanziaria delle grandi imprese (decreto legislativo del 30 dicembre 2016, n. 254) e di come quest’obbligo stia aiutando o meno le aziende a ridefinire la propria mission anche in un’ottica di sostenibilità.
“Per il 2019 We Like, We Share, We Change, rappresenta il contributo principale della nostra associazione agli obiettivi che come Paese ci siamo dati con l’adozione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile in particolare rispetto al macro obiettivo del Goal 12 dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: garantire modelli di produzione e di consumo sostenibili. Ebbene, riteniamo che un tale obiettivo non potrà essere raggiunto in tempi utili (pochi anni) se oltre a sensibilizzare le aziende non lavoriamo alacremente alla sensibilizzazione e alla formazione delle nuove generazioni a divenire consumatori responsabili in grado di influenzare il mercato con le proprie scelte di acquisto – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – Sono anni che lavoriamo per promuovere un nuovo modo di consumare, rispettoso non solo dei propri diritti di consumatori, ma dell’ambiente e degli interessi generali delle persone, siano esse consumatori, lavoratori o semplicemente stakeholders. Uniamo le energie con il Cies importante ONG specializzata in educazione alla cittadinanza globale, in questo poderoso progetto, per offrire ai giovani, agli adulti e alle imprese dei percorsi culturali che ci aiutino ad accelerare questo processo di cambiamento, passando dalla società dei consumi a quella della responsabilità sociale di consumo”.
“La nostra associazione – aggiunge Elisabetta Melandri, presidente del CIES onlus – lavora da oltre trenta anni sui temi della educazione alla cittadinanza globale utilizzando metodologie partecipative. Ci adoperiamo in vari ambiti (cooperazione, mediazione, educazione) per una società aperta, dove la diversità, l’incontro e lo scambio rappresentano la ricchezza più grande. Una società in cui tutte le persone possano vivere dignitosamente con le stesse opportunità e le stesse tutele.
Il partenariato tra un’organizzazione di Consumatori e una ONG, associazioni con mission e competenze differenti, nasce dall’esigenza di affrontare la crescente complessità delle sfide economiche e sociali di questi anni; il progetto è un buon esempio di come si possa “fare rete” per rafforzare il conseguimento degli obiettivi che singolarmente queste organizzazioni raggiungerebbero con minore efficacia.
We Like, We Share, we Change è un progetto di rilevanza nazionale cofinanziato dal Ministero delle Politiche Sociali (art. 72 Dl 117/2017 – Anno 2017)
Per ulteriori info sul progetto: