Il Baobab è esempio di azione umanitaria e civica

Solo chi non fa nulla non sbaglia, anche se sta commettendo l’errore della sua vita”. Questa frase di Abbé Pierre é attuale più che mai oggi durante lo sgombero del Baobab, da 3 anni centro volontario di prima accoglienza per migranti in arrivo alla Stazione Tiburtina. Lo sgombero è iniziato stamani all’alba.
Il Baobab è esempio di azione umanitaria e civica che ha mobilitato e attiva centinaia di persone comuni che portano cibo, medicinali, abiti e associazioni che si occupano di una prima cura e di sostegno alle genti disperate. Da adesso le tende che hanno offerto riparo durante il freddo, le piogge torrenziali e le nevicate verranno smantellate. “Sono vicina alle volontarie e ai volontari del Baobab, ad Andrea Costa e a chi con lui ha cercato di dare ogni giorno da 3 lunghi anni risposte immediate, concretamente. Chi nulla fa probabilmente non sbaglia, ma non vive, come diceva Abbé Pierre. Al Baobab nessuno ha sbagliato davvero, la solidarietà è un bene prezioso e una risorsa: purtroppo adesso sotto accusa. La questione ‘migranti’ è stata utilizzata da una certa becera politica per confondere e dividere cittadine e cittadini, per aprire spazi ad una visione della società chiusa e respingente. Togliere le tende del Baobab ha un preciso fine: eliminare dalla vista l’immagine concreta della responsabilità di tutti per un mondo ingiusto che deve essere cambiato. Chiediamo con le volontarie e i volontari del Baobab alla Sindaca di Roma Virginia Raggi di dare una risposta alla spinta solidale dell’accoglienza, di destinare uno spazio o un terreno al Baobab“. Questo il commento della Portavoce AOI Silvia Stilli

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