Primo Rapporto di monitoraggio sull’applicazione dell’agenda 2030 in Italia elaborato da GCAP Italia

“Sviluppo Sostenibile: per chi? Una visione critica per la coerenza delle politiche italiane ed europee”è il 1° Rapporto di monitoraggio sull’Agenda 2030 di GCAP Italia,  la coalizione italiana contro la povertà che fa parte di Global Call to Action Against Poverty, realizzato nell’ambito del progetto “Make Europe Sustainable for All” cofinanziato dall’Unione Europea, presentato a Roma lo scorso 4 luglio presso la Rappresentanza in Italia della commissione Europea.

Il documento, elaborato da Gcap Italia, di cui FOCSIV è membro, pone la sua analisi sull’attuazione dell’Agenda 2030 e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) alla luce delle questioni politiche nazionali ed internazionali, così come oggi emergono tra le più irrimandabili, per esempio: l’accoglienza dei migranti e la gestione dei loro flussi; la necessità di impostare la transizione da un’economia basata sullo sfruttamento delle risorse energetiche fossili ad una che salvaguarda i posti di lavoro e tutela la salute e l’ambiente; il dilemma posto dalla difesa dell’occupazione rispetto alla produzione ed esportazione di armi pesanti; la violenza sulle donne e la discriminazione di genere; dalle condizioni necessarie affinché il commercio internazionale sia realmente motore di sviluppo delle comunità locali.

Questioni concrete sulle quali la politica deve misurarsi, nelle quali si evidenziano i dilemmi, le tensioni e le contraddizioni nell’attuazione di Agenda 2030 e dei 17 SDG, limitandone spesso il loro perseguimento.

Il Rapporto si compone di sei capitoli, redatti e approfonditi da alcuni/e rappresentanti delle associazioni che compongono la Coalizione, secondo le proprie competenze e le specificità dell’organismo che rappresentano.

La presentazione del Rapporto è stata occasione per un confronto in una Tavola Rotonda, moderata da Giuseppe Di Leo, giornalista di Radio Radicale, nella quale i temi affrontati nel Rapporto sono stati discussi da rappresentanti delle Istituzioni, del mondo accademico, esperti e rappresentanti delle organizzazioni della società civile.

Oltre ad un’analisi politica e sociale sulle diverse tematiche affrontate vengono proposte alcune raccomandazioni che possano agevolare il conseguimento dei 17 SDG e dell’Agenda 2030.

Il primo capitolo mette al centro del proprio studio l’influenza della diseguaglianza di genere, tra globale e locale, ad iniziare dalla violenza contro le donne per soffermarsi sulla pratica delle mutilazioni genitali femminili (MGF), tenendo conto dei dati e delle proiezioni emersi dall’ultimo Rapporto UN Women.

Il secondo affronta il lato oscuro del Made in Italy del tessile, le cui strategie di frammentazione della lavorazione dei  capi attraverso le catene di valore portano a un ribasso dei diritti dei lavoratori e dei salari  tanto nei paesi di delocalizzazione che nel nostro Paese.

Il terzo pone l’attenzione alle politiche del commercio internazionale, che attualmente avvantaggiano le grandi concentrazioni di potere a scapito delle piccole e medie imprese, della piccola agricoltura e delle comunità territoriali, in Italia che nel mondo.

Il quarto si concentra sulle politiche migratorie applicate con l’intento di contenerne i flussi e di scongiurarne le guerre tra i poveri sui territori, senza considerare l’universalità dei diritti e di una vita dignitosa per tutti/e, ad iniziare dalle persone più vulnerabili nelle nostre città assieme a quelle in ricerca di protezione.

Il quinto indica la necessità di includere la transazione giusta nell’intreccio della politica economica, sociale ed ambientale: è necessario accelerare il processo di decarbonizzazione o dell’uso efficiente e rigenerativo delle risorse riducendo al minimo l’impatto sociale che tale cambiamento può produrre.

Il sesto, infine, approfondisce la questione di un’economia di pace come condizione irrinunciabile per lo sviluppo autenticamente sostenibile, superando il dilemma tra salvaguardia dell’occupazione e produzione di bombe.

Il Rapporto si apre con l’introduzione di Stefano Prato, Direttore esecutivo della Society for International Development (SID) e Massimo Pallottino, Caritas Italiana, seguita dalla sintesi dei contenuti di Andrea Stocchiero, ENGIM/FOCSIV.

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