RACCOLTA FONDI PER PORTARE AIUTI UMANITARI ALLA POPOLAZIONE
Dall’inizio dell’offensiva militare israeliana il 7 ottobre 2023 a fine maggio 2025, si registrano 54.084 persone uccise, tra cui almeno 15.613 bambini e 8.304 donne, e 123.308 feriti nella Striscia di Gaza. In Cisgiordania i Palestinesi uccisitra ottobre 2023 e fine aprile 2025 sono 986, inclusi almeno 198 bambini, e i feriti 7.966 tra cui almeno 2.846 bambini. Le vittime israeliane sono almeno 1.616 e circa 8.083 i feriti.
L’offensiva israeliana ha sin dal primo momento deliberatamente colpito strutture e infrastrutture civili della Striscia di Gaza: ad oggi, il 92% delle unità abitative è distrutto o gravemente danneggiato; solo il 50% degli ospedali è parzialmente funzionante, e le restrizioni all’accesso degli aiuti umanitari imposte da Israele rendono estremamente difficile procurarsi beni di prima necessità quali acqua, cibo e medicinali, con il risultato che 470.000 persone sono ad un livello catastrofico di insicurezza alimentare e l’accesso alle cure è fortemente limitato per gli oltre 2 milioni di civili intrappolati nella Striscia.
Dalla rottura unilaterale, 18 marzo 2025, della fragile tregua iniziata a gennaio, le forze israeliane hanno intensificato i bombardamenti aerei, terrestri e marittimi sulla Striscia di Gaza e hanno ampliato le operazioni terrestri, nell’ambito del lancio di una nuova operazione militare, denominata “I carri di Gedeone”. Ciò ha causato centinaia di vittime, una nuova ondata di distruzione e un ulteriore sfollamento su larga scala. Senza un posto sicuro dove andare, molti hanno cercato riparo in rifugi di fortuna e in campi di sfollati sovraffollati. Le persone sono confinate in spazi sempre più ristretti, con l’81% della Striscia di Gaza ora all’interno di zone militarizzate israeliane o sottoposta a ordini di sfollamento.
La Striscia di Gaza è un fazzoletto di terra piccolissimo, ad alta densità di popolazione, senza alcuna via di fuga né luoghi sicuri in cui trovare rifugio.
Oggi a Gaza manca tutto: sangue, medicine, acqua potabile, cibo, carburante per far funzionare ambulanze e generatori compresi quelli degli ospedali, generi di prima necessità e luoghi sicuri dove rifugiarsi.
Le donazioni raccolte da AOI saranno destinate, non appena possibile, all’acquisto e distribuzione di beni di prima necessità individuati in coordinamento con le Nazioni Unite e il Ministero della Salute Palestinese.
intestato a:
AOI – Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale
Largo Camesena 16, 00157 Roma
Causale: Emergenza Gaza
IBAN: IT49F0501803200000011170008
L’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale ha attivato una raccolta fondi per chiedere il contributo di tutte e tutti affinché la popolazione di Gaza possa ricevere aiuti umanitari e beni di prima necessità e affinché le organizzazioni ad oggi ancora attive nella striscia riescano a garantire attività di supporto psicologico e psicosociale e attività di gioco alle centinaia di migliaia di bambini e bambine sfollati/e e alle persone più vulnerabili.
Oltre all’inaccettabile prezzo in termini di vite umane, i bombardamenti hanno colpito centinaia tra scuole, strutture sanitarie, abitazioni, luoghi di culto, strade, infrastrutture idriche, media e televisioni.
Gaza è chiusa dal 9 ottobre in un “assedio totale”, e lo sforzo di tutte le realtà della società civile è oggi teso a garantire l’apertura di corridoi umanitari permanenti per permettere l’ingresso di aiuti salvavita, e all’individuazione di zone sicure per garantire un riparo, cure e accesso agli aiuti che riusciranno a raggiungere la popolazione civile.
Il supporto di tutti e tutte è importante.