Dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023, dopo oltre tre mesi si registrano almeno 23.084 persone uccise, circa il 70% dei quali donne e bambini, e 58.926 feriti nella Striscia di Gaza. In Cisgiordania i morti sono 331, inclusi 84 bambini e i feriti 4.068. Le vittime israeliane sono almeno 1.374 e circa 6.440 i feriti.
Il 13 ottobre, l’esercito israeliano ha dato l’ordine di evacuare l’intera area settentrionale e centrale della Striscia, scuole ed ospedali inclusi; dal 1° dicembre, si susseguono ordini di evacuazione anche nelle aree meridionali. Il numero di sfollati ha ormai raggiunto il milione e novecentomila, cioè l’85% dell’intera popolazione della Striscia di Gaza. Quasi 1 milione e 400mila civili si trovano all’interno delle strutture UNRWA.
La Striscia di Gaza è un fazzoletto di terra, ad alta densità di popolazione, senza alcuna via di fuga né luoghi sicuri in cui trovare rifugio.
Oggi a Gaza manca tutto: sangue, medicine, acqua potabile, cibo, carburante per far funzionare ambulanze e generatori compresi quelli degli ospedali, generi di prima necessità e luoghi sicuri dove rifugiarsi.
Le donazioni raccolte da AOI saranno destinate, non appena possibile, all’acquisto e distribuzione di beni di prima necessità individuati in coordinamento con le Nazioni Unite e il Ministero della Salute Palestinese.
Il bonifico bancario va intestato a:
AOI – Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale
Largo Camesena 16, 00157 Roma
Causale: Emergenza Gaza
L’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale ha attivato una raccolta fondi per chiedere il contributo di tutte e tutti affinché la popolazione di Gaza possa ricevere aiuti umanitari e beni di prima necessità e affinché le organizzazioni ad oggi ancora attive nella striscia riescano a garantire attività di supporto psicologico e psicosociale e attività di gioco alle centinaia di migliaia di bambini e bambine sfollati/e e alle persone più vulnerabili.
Oltre all’inaccettabile prezzo in termini di vite umane, i bombardamenti hanno colpito centinaia tra scuole, strutture sanitarie, abitazioni, luoghi di culto, strade, infrastrutture idriche, media e televisioni.
Gaza è chiusa dal 9 ottobre in un “assedio totale”, e lo sforzo di tutte le realtà della società civile è oggi teso a garantire l’apertura di corridoi umanitari permanenti per permettere l’ingresso di aiuti salvavita, e all’individuazione di zone sicure per garantire un riparo, cure e accesso agli aiuti che riusciranno a raggiungere la popolazione civile.
Iniziative di sensibilizzazione, informazione e diffusione di notizie sulla Palestina: possiamo mettere a disposizione report e testimonianze in arabo, inglese e italiano per supportarvi
L’appello promosso da AOI e da oltre 300 ONG internazionali rivolto alla comunità internazionale e al nostro governo per un cessate il fuoco immediato