Dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023, dopo un mese si registrano ben 11.078 morti, tra cui 4506 bambini, 3.027 donne e 678 persone anziane, e 27.490 feriti nella Striscia di Gaza. In Cisgiordania i morti sono 180, inclusi 47 bambini e i feriti 2.660. Le vittime israeliane sono almeno 1.247 e circa 5.400 i feriti.
Il 13 ottobre, l’esercito israeliano ha dato l’ordine di evacuare l’intera area settentrionale e centrale, scuole ed ospedali inclusi; da quel momento il numero degli sfollati ha iniziato a crescere fino a sfiorare il milione e seicentomila, cioè il 70% dell’intera popolazione della Striscia di Gaza. Oltre 778mila civili si trovano all’interno delle strutture UNRWA.
La Striscia di Gaza è un fazzoletto di terra, ad alta densità di popolazione, senza alcuna via di fuga né luoghi sicuri in cui trovare rifugio.
Oggi a Gaza manca tutto: sangue, medicine, acqua potabile, cibo, carburante per far funzionare ambulanze e generatori compresi quelli degli ospedali, generi di prima necessità e luoghi sicuri dove rifugiarsi.
L’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale ha attivato una raccolta fondi per chiedere il contributo di tutte e tutti affinché la popolazione di Gaza possa ricevere aiuti umanitari e beni di prima necessità e affinché le organizzazioni ad oggi ancora attive nella striscia riescano a garantire attività di supporto psicologico e psicosociale e attività di gioco alle centinaia di migliaia di bambini e bambine sfollati/e e alle persone più vulnerabili.
Oltre all’inaccettabile prezzo in termini di vite umane, i bombardamenti hanno colpito centinaia tra scuole, strutture sanitarie, abitazioni, luoghi di culto, strade, infrastrutture idriche, media e televisioni.
Gaza è chiusa dal 9 ottobre in un “assedio totale”, e lo sforzo di tutte le realtà della società civile è oggi teso a garantire l’apertura di corridoi umanitari permanenti per permettere l’ingresso di aiuti salvavita, e all’individuazione di zone sicure per garantire un riparo, cure e accesso agli aiuti che riusciranno a raggiungere la popolazione civile.
Le donazioni raccolte da AOI saranno destinate, non appena possibile, all’acquisto e distribuzione di beni di prima necessità individuati in coordinamento con le Nazioni Unite e il Ministero della Salute Palestinese.
Il bonifico bancario va intestato a:
AOI – Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale
Largo Camesena 16, 00157 Roma
Causale: Emergenza Gaza
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L’appello promosso da AOI e da oltre 300 ONG internazionali rivolto alla comunità internazionale e al nostro governo per un cessate il fuoco immediato